Era un uomo alto, con folti
capelli rossi, occhi verdi, barba rada e corta ed una piccola cicatrice sulla
guancia destra . Portava un’ampia giacca a frange finemente decorata con
amuleti indiani ed aveva una frusta il cui rumore intimidiva i lupi, (visto che spesso la usava per
ucciderli). Cavalcava un bianco destriero arabo di nome Thunder e aveva inoltre una sgargiante collana
indiana, ovunque passasse incideva col coltello una A,
iniziale di anarchia. Era un
bastardo, uno dei peggiori che potessero circolare a quei tempi nelle pianure
dell’ ovest. Era nato 35 anni prima in un piccolo villaggio di coloni, di quei
coloni che per trovare una vita migliore migravano all’ovest, sfidando le
insidie di una terra sconosciuta e la furia degli indigeni. Suo padre era stato
un agricoltore ed era morto prima che lui nascesse. La madre era stata una
donna di stampo puritano dura e severa,
ed era morta quando il figlioletto aveva 5 anni. Il bambino era stato
affidato ad un fattore che pretendeva di farlo sgobbare come un asino senza
dargli da mangiare e in più lo picchiava con forza. Ma il peggio doveva ancora
arrivare, e difatti di li a poco in una fredda notte d’ inverno vennero gli
indiani quelli che la gente chiamava Sioux,
anche se loro si denominavano Dakota. Costoro
devastarono il villaggio, uccisero parecchi uomini e rapirono alcune donne e
bambini, fra i quali lui. Il trattamento che gli aveva riservato il fattore
sembrava di tutto riguardo in confronto a quello che aveva dai nativi: lo
costrinsero a cacciare e vedersela con ogni genere di bestia per poter
mangiare, ma di ciò che prendeva non mangiava quasi niente e quindi era
costretto a sfamarsi con tuberi, radici, funghi e frutti selvatici, gli
insegnarono il loro idioma a suon di bastonate, lo addestrarono alla lotta
picchiandolo e umiliandolo ogni giorno e guai a piangere, perché avrebbero
raddoppiato i maltrattamenti, gli insegnarono a tendere l’arco e usare il
coltello. Alla fine per sopravvivere imparò bene le lezioni e divenne così
abile e forte da spaventare gli stessi sioux che di conseguenza evitavano di
averselo vicino. Forse fu per quel motivo che lo vendettero ad una banda di
criminali capitanata da un certo Joe Morrison
e secondariamente da un brigante di nome Al
Dawson. Pensava di dover ricevere altre
“lezioni” da quei banditi, invece scoprì che quegli uomini erano attratti dalle
sue particolari abilità di indiano bianco, ed erano in parte simili a lui,:
alcuni erano stati abbandonati dalle famiglie, altri rovinati dai debiti, altri
erano solo bastardi. Il capo in particolare nutriva simpatia per lui, gli
insegnò la lingua materna che aveva in parte dimenticato, e ad usare le armi da
fuoco, dandogli un addestramento così raffinato da farlo diventare uno dei
migliori tiratori al suo servizio. Il suo battesimo del fuoco era stata la sua
prima rapina in una cittadina dove abitava uno sceriffo di nome Mark Sherman che aveva fama di essere un abile
pistolero, lo sconfisse a duello mentre i suoi compagni seminavano il terrore
e lo uccise rimediandoci però lo sfregio
sul volto. Stranamente rimase turbato da ciò che aveva appena fatto, ed ebbe
come un tremolo per una settimana, ma i suoi compagni lo acclamavano come un
eroe e ciò lo rendeva felice. Fu allora che divenne noto come lo Sfregiato presso i bianchi, mentre gli indiani lo
chiamavano Mangusta, lui invece si
ricordava ancora il suo nome di battesimo: Thomas
Dalton. Lo spregiudicato Joe Morrison si rese presto conto dell’
investimento che aveva fatto ad arruolare la Mangusta nella sua banda, egli
infatti sapeva riconoscere le tracce lasciate da qualunque uomo o animale e
sapeva coprire le sue, conosceva i metodi di caccia degli indiani incluso
quando cacciavano uomini e preveniva le loro mosse, aveva un’astuzia e una
forza straordinarie in aggiunta alla sua bravura da pistolero, conosceva le
erbe medicinali, i funghi e le radici, quindi era in grado di preparare
medicine e veleni efficacissimi. Presto la Mangusta divenne la guida della
banda e nessuno si muoveva senza un suo segnale, con lui la banda dei Lupi Neri divenne in grado di terrorizzare persino
le più feroci tribù indiane, lo sfregiato infatti non aveva paura di nulla e
nessuno, e ovunque passasse lasciava sempre una A incisa, A come anarchia,
l’unico valore nel quale aveva imparato a credere. Quando c’era da misurarsi in
combattimento era il primo, se la cavava sempre con le armi da fuoco ma
preferiva spesso disarmare i nemici con la frusta e affrontarli a mani nude. Li
“scarinava” sempre ma non li uccideva quasi mai, perchè c’era in lui il
desiderio di terrorizzare gli avversari, per imprimere in loro il ricordo di
se, perciò il più delle volte si limitava a menomarle gravemente. A ucciderle
con grande gioia era invece il capo che non lasciava mai sopravvivere un nemico
che lo incontrava, lui aveva notato che c’era qualcosa che non andava in Tom
nonostante la sua bravura e la cosa in un certo modo lo preoccupava. Ma finché
ci sarebbe stato lui a capo del gruppo Tom non avrebbe commesso sbagli. Ad
essere invece assai scontento di come andassero le cose era Dawson, perché da
quando la Mangusta aveva preso piede lui si sentiva messo in secondo piano, e
quindi provava rancore nei confronti di Tom. Un giorno i Lupi Neri si trovavano
nel Minnesota, Il capo ebbe l’idea di
dividere la banda in due gruppi, fissò un luogo per il ritrovo e partì con
alcuni uomini. Tom rimase insieme ad Al Dawson e altri tre compagni. arrivarono in una cittadina dove rapinarono
una banca e fecero un grosso bottino. A rendere innocuo lo sceriffo ci aveva
pensato Tom come al solito, arrivando fulmineamente su di lui senza che questi
se ne accorgesse, frastornandolo e legandolo. Per sua fortuna non venne ucciso
perché il capo non era con la banda quel giorno e Tom ebbe la libertà di
proibirlo. Dopo aver racimolato gioielli, denaro, cibarie, e altri generi i
banditi fuggirono, stavolta però avevano rapito anche 2 persone, due giovani e
avvenenti ragazze. Si chiamavano Rachel Hudson
e Grace Fraser, la prima era proprio la
figlia dello sceriffo, la seconda era figlia del farmacista. Quando Tom le vide
rimase allibito, e restò di sasso quando sentì cosa volevano fare loro i
compagni: (le avrebbero usate come svago quella notte, e poi le avrebbero
portate in Messico e vendute a dei protettori.)
Non avrebbero avuto nessuna possibilità di rivedere le loro case. Una specie di
brivido corse sulla schiena di Tom, Stranamente sentiva di non poter tollerare
quell’azione. Per tutto il giorno non fece che pensare al da farsi,
domandandosi anche “perché dovrebbe importarne qualcosa a una canaglia come
me”?, Poi verso il tramonto qualcosa di umano prevalse in lui e decise di farle
fuggire con uno stratagemma. Mentre i suoi compagni erano distratti Tom Allentò
le corde e passò nelle mani di Rachel un
coltello, sussurrandole di usarlo al momento giusto. I due si guardarono negli
occhi, Tom contemplò Rachel notando che era bellissima ”lunghi e ondulati
capelli neri con riflessi dorati, occhi blu, incarnato mediterraneo, labbra
grandi e rosse” Anche lei lo guardò negli occhi e vide una scintilla di
umanità, una dolcezza e compassione che mai avrebbe sospettato potessero
nascondersi in un bandito dalla fama tanto terribile, e per un attimo fu come
se si fosse sentita tra le braccia di un fratello, anche se sapeva bene chi
davvero era quell’uomo. Gettati nella boscaglia, e striscia come una serpe finché non avrai aggirato il valico delle
lacrime. C’è un sentiero che taglia a destra, corri a perdifiato perché vi uccideranno,
le disse con tono duro. Quello che Tom non sapeva era che Dawson lo stava
spiando e aveva capito tutto, egli cercava da tempo di eliminare la Mangusta e
aveva bisogno di un pretesto, adesso aveva deciso di addentare il boccone. Tom
incurante di questo allontanò gli altri compagni compreso Dawson “il quale
diceva di voler cercare funghi” e lasciò le ragazze in compagnia di un uomo che
sapeva essere un depravato . Di fatti quel porco una volta solo si slanciò
subito su Rachel, ma la ragazza essendo già libera lo pugnalò al ventre, liberò
la compagna e scappò di filato come Tom le aveva detto di fare. Dopo un’ora Tom
e gli altri ritornarono e videro la sentinella che rantolava ferita al suolo, e
Dawson con le 2 ragazze pestate e ancora prigioniere. Dawson disse: lo sapevo
Tom che volevi tradirci tutti. Tom si sentì gelare il sangue e sentì anche un
botto e un dolore lancinante al fianco destro e cadde al suolo. I compagni
erano stati avvertiti e uno di loro gli aveva sparato alle spalle. Dawson
proseguì: ma chi te l’ha fatto fare di inguaiarti per queste due, non sono tue
parenti! Non sapevi che da tempo non ti sopportavo più e volevo farti la pelle?
Tradendoci me ne hai fornito l’ occasione. Indi i compagni cominciarono a
pestarlo selvaggiamente, Dawson gli strappò la collana e dopo avergli detto che
aveva finito di rompere le scatole lo precipitò da un dirupo. Era la fine del
famoso sfregiato. Nell’ intento di fare una carineria al capo Dawson non
permise ai compagni di toccare le ragazze perché fosse lui a “collaudarle” per
primo, in compenso le pestò ancora. L’indomani la banda si ricongiunse nel
luogo prestabilito, vicino una meravigliosa cascata. Il capo notò subito
l’assenza di Tom e ne chiese spiegazioni, così Al gli raccontò tutto per fila e
per segno. Quando seppe cosa era successo il capo montò su tutte le furie,
bastonò Dawson e gli gridò: “Deficiente, come ti sei permesso di agire senza il
mio consenso, dovevi mandare qualcuno ad avvisarmi del suo sbaglio e ci avrei
pensato io! Quell’uomo poteva ancora tornarci utile ed in ogni caso devo
decidere io di voi! Hai eliminato uno dei miei migliori uomini per una tua
rivalità personale, augurati che sia davvero morto, sennò non avrà pace fin
quando non si sarà vendicato. Ora toccherà a te fare il suo lavoro voglio
vedere se ce la farai. Dopo la sfuriata il capo si accinse a sperimentare le
due ragazze, “ora meno attraenti per le percosse ricevute” quando
improvvisamente tanti spari risuonarono nell’aria, e alcuni colpirono i
banditi. Era lo sceriffo che Tom aveva risparmiato, insieme ad alcuni uomini
del villaggio, infuriati per la rapina, li aveva seguiti e aveva approfittato
della confusione per attaccare. A cavallo con lui c’era proprio Tom, ferito e
sanguinante, lo sceriffo lo aveva trovato in fin di vita e lui aveva accettato
di collaborare per vendicarsi. Subito i banditi risposero al fuoco ma il capo
fu colpito e cadde al suolo come morto, e insieme a lui molti altri, così fu
proprio Dawson a prendere in mano la situazione, rispondendo al fuoco e
tentando di scappare. Ma lo sceriffo non glielo permise e gli sparò alla coscia
impedendogli di muoversi. Nella rabbia Dawson puntò la pistola verso Rachel che
si trovava sull’orlo della cascata per ucciderla e sparò, ma il proiettile non
raggiunse la ragazza perché si fermò sul petto di Tom, che avendo visto quanto
succedeva si parò a sua protezione. Rachel osservò esterefatta Tom che cadde
proprio sul ciglio della cascata, ma
ebbe il tempo di afferrarlo per una mano. La forza della ragazza che oltretutto
era in pessime condizioni, non era sufficiente a trattenere quel peso, che
quindi stava per precipitare. Tieniti gli urlò disperata, e lo guardò di nuovo
negli occhi, stavolta limpidi e privi di qualsiasi malizia, ma offuscati dal
velo della morte. Perdonami, a nome di tutti, disse lui prima di precipitare
nelle acque. Dawson stava per sparare alla ragazza, ma un proiettile sparato
dallo sceriffo lo colpì al cranio e lo freddò. I banditi ancora in vita
scapparono tutti, compreso Morrison che si era finto morto per poter scappare.
Rachel tornò al suo villaggio insieme alla compagna e al padre, anche se le ci vollero mesi per riprendersi dal
terrore di quei giorni. Portava sempre un braccialetto di fattura indiana come
unico ricordo dell’uomo che le aveva salvato la vita, “le era rimasto in mano quando
lo sfregiato era caduto”. Era un bandito terribile e
temuto, ma nel profondo era molto umano, ed era toccato proprio a lei
scoprirlo.
Questo è un blog che ho voluto creare per svago e in esso voglio raccogliere le mie idee, le mie produzioni più considerevoli, le mie opinioni su fatti di cronaca e tutto il resto, dopotutto sono a casa mia. Tutti sono invitati a vedere e mi farebbe piacere se qualcuno vi trovasse qualcosa a lui utile.
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