domenica 15 aprile 2012

ARMARES






















In Diretta da LA TREMENDA PROFEZIA ecco a voi ARMARES!



"Io sono colui che è stato generato dal Signore delle Bestie e da una donna umana, nato tra le fiamme sprigionate da un ventre demoniaco. La mia parola fa tremare le pietre e inginocchiare ogni animale. Le stelle si oscurano al mio passaggio, la luna e il sole si velano di nubi per non vedere il mio volto. Schiavi di ogni razza si prosternano al mio cospetto, dichiarando di esser nati solo per servirmi. Il mio ruggito sconvolge il mondo e fa fuggire la speranza dalle menti dei miei avversari. Io sono colui su cui la malattia, la vecchiaia e la morte non possono nulla, immortale vedrò passare questo mondo, io sono A.R.M.A.R.E.S."


(Armares si presenta a Parsek)

Una creatura orribile e spietata dalle sembianze semi leonine, discendente dagli antichi titani e a capo di una terribile congrega di criminali, così il racconto La tremenda profezia descrive Armares, padrone a cui Parsek Avelia si asservisce per realizzare le sue ambizioni. Questo personaggio in realtà è stato creato in funzione al signore dei simka che ancora non aveva raggiunto la potenza sufficiente a disfarsi dei cavalieri fatei, gli eroi che aveva tradito. Armares infatti, spietato e potente Titano comandante di una banda di delinquenti, fa da contraltare ai cavalieri fatei, protettori dell'ordine e della giustizia.






Armares è figlio di Zernames, antico Titano del mondo perduto di Anec che, per conquistare gli uomini, si era alleato con Goren Rezna, cavaliere fateo rinnegato dall'ordine e con Zedric Zecnera capo di una tribù di barbari, che riceve da lui l'immortalità. Su consiglio di Goren, Zernames fa rapire una donna che viveva sola nei boschi di nome Alania e la trasforma in una gigante mentalmente interdetta, così da poterla soggiogare e sposare. Da tale unione nasce Armares, che eredita il potere e il carattere del padre. Un giorno Armares cerca di conquistare un prestigioso e ricco regno chiamato Esmelia perchè attratto dalle sua prosperità, si mette a capo di un'armata di mostri e animali selvaggi e invade il suddetto regno. Il re di Esmelia chiamato Merovis, si avvale dell'aiuto di uno dei più abili cavalieri fatei: Sedrenar Mellit che con le sue doti straordinarie e la sua abilità di comandante, gli consente di respingere il devastante assalto del Titano, anche se a costo della vita. Armares serberà sempre una profonda rabbia nel suo cuore per quella sconfitta. 20 anni dopo si presenta a lui il giovane cavaliere fateo rinnegato Parsek Avelia che si propone come suo fidato servo. Come già suo padre in precedenza, così Armares accetta fra le sue schiere un cavaliere simka e lo pone anche a capo delle sue truppe, e Parsek ripaga il suo padrone compiendo atti di efferata devastazione e rapina, e portando sempre un ricco bottino ad Armares




Vedendo la forza straordinaria e la crudeltà di Parsek Armares pensa di vendicarsi di re Merovis e manda il suo sicario a devastare il regno di Esmelia. In risposta a questa aggressione, 3 cavalieri fatei vengono mandati dal gran maestro del loro ordine a contrastare il criminale: Adenar Mellit, figlio di Sedrenar, Berserker Fulves e Mithrenal Rif, come narrato nel racconto L'invasione del regno di Esmelia. Nonostante la devastante forza e il potere dei 3 cavalieri, grazie all'aiuto del maestro Iridan Plesius che si sacrifica per lui, e alla fortuna che gli sorride sempre, Parsek ha la meglio e distrugge il florido regno, uccidendo la famiglia reale e portando le teste ad Armares insieme al bottino della conquista. Manca però la testa di un membro della famiglia, quella della giovane principessa Luzinda. Armares vuole che nessun esponente della dinastia degli Emerovei sopravviva al massacro, perciò rimprovera Parsek per averla lasciata sfuggire e gli fa pressione perchè la trovi. Quello che Armares non sospetta neanche è che Parsek tiene nascosta l'infelice principessa e l'ha sedotta con la magia perchè l'ha scelta come sposa. Egli ha inoltre raccolto degli adepti fra i giovani servi del Titano e li ha istruiti nelle arti della cavalleria oscura. Il malvagio cavaliere simka non si accontenta di condividere la gloria con Armares, egli vuole il potere assoluto ed ha usato il titano per ripararsi dall'ira dei cavalieri fatei e raccogliere delle forze personali. Luzinda è incinta, e siccome Parsek per reggere il mascheramento è costretto ad allontanarsi spesso da lei e andare in missione, un giorno dopo un lungo e doloroso travaglio partorisce due gemelli di sesso differente e muore stremata. Parsek porta i suoi figli Quasar Merovis e Melinda Lisandra al riparo dove Armares non può raggiungerli, perchè sono discendenti degli Emerovei, poi porta la testa della sposa ad Armares come prova che la ha uccisa. Il terribile titano ruggisce di gioia per aver trionfato ed estinto la famiglia reale nemica, ma la sua felicità ha breve durata, perchè Parsek lo uccide a tradimento decapitandolo con un'ascia fantasma; così Armares, che pensava di poter essere ucciso in battaglia da un nemico come il padre, perisce invece per mano del suo braccio destro Parsek, il quale eredita il comando della sua congrega infernale e la usa per sterminare i cavalieri fatei e regnare sul mondo, ciò che il malvagio titano non è mai riuscito a fare.




Armares è fisicamente un possente uomo leone alto sette metri e dispone di una notevole abilità bellica e di poteri sovrannaturali ereditati dal padre Zernames che sono: forza bestiale, superiore a quella di molti mostri, dominio telepatico con cui sottomette animali e uomini, pirogenesi (capacità di generare e manipolare il fuoco con il pensiero), similmente ai cavalieri fatei che creano armi fantasma di ogni tipo lui può creare armi di fuoco. Armares può anche lanciare scariche elettriche dalla coda e possiede il respiro demoniaco che gli permette sia di portare malattie agli uomini, sia di guarirli e ringiovanirli. Inoltre Armares può creare mostri usando il suo sangue demoniaco. Nel racconto originale tali capacità non compaiono perché Armares non agisce mai direttamente, ma sempre tramite Parsek, vero protagonista della narrazione. Il suo nome in una lingua immaginaria significa Generale/Comandante.











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