giovedì 24 ottobre 2013

FENOMENI E MISTERI





Ecco a voi una interessante rubrica dal sapore decisamente misterioso. Qui si tratterà di fenomeni insoliti e argomenti misteriosi che da tempo fanno discutere nei mass media e vi saranno presentati dei filmati a riguardo. Vi auguriamo una buona visione.

Fuochi fatui


Un fenomeno che in passato ha spaventato parecchio coloro che avevano la ventura di assistervi ed in antichitàera ritenuto la prova dell'esistenza dell'anima: i fuochi fatui. Si tratta di biofosforescenza che si scatena in forma di fiammelle a causa di gas derivanti solitamente dalla putrefazione di materiale organico, che si sprigionano dal terreno. In genere si verificano nei cimiteri e  nelle brughiere, durante le fredde sere d'autunno. Abbiamo allegato un interessante videoclip che ne presenta l'apparenza




Fuochi di sant'Elmo

Il fuoco di sant'elmo è un fenomeno atmosferico di natura elettrica che prende la forma di fiamme fosforescenti e si verifica generalmente prima o dopo un forte temporale, quando l'aria è carica di elettricità ionizzata. Questa carica elettrica si condensa su oggetti appunti che puntano verso l'alto, quali guglie di campanili e torri, antenne o anche corna di bestiame. Abbiamo allegato un filmato che ne mostra l'apparenza, e ci scusiamo se non siamo riusciti a trovarne uno con audio o sottotitoli in italiano.



Le luci di Hessdalen

Da anni ormai, nella valle di Hessdalen in Norvegia si verifica l'apparizione di strane luci brillanti e di forma e colori vari. Le luci appaiono solitamentedi notte, ma  volte anche in pieno giorno, sono singole oppure in gruppo, e a volte dimotrano un comportamento quasi intelligente, quale l'inseguimento di qualcosa o la fuga. Tali luci appaiono anche in altre parti del mondo come ad esempio la zona marittima di Gabigge in Italia. Vi presentiamo un documentario interessante.




Cerchi nel grano

Un fenomeno che ha attirato l'attenzione dei mass media da ormai una ventina d'anni sono i cerci nel grano. Si tratta di figure anche molto complesse che si formano nei campi in aree in cui le piante risultano piegate in modo anomalo. Molte sono state le piegazioni a questo fenomeno: semplice arte di ignoti, opera di alieni e nuove tecnologie satellitari. C'è chi ha affermato di aver trovato in queste aree una insolita attività elettromagnetica, insetti bruciati e alterazioni genetiche. Alleghiamo qui un documentario per far capire meglio di cosa potrebbe trattarsi.



Vortici d'acqua

Un antico mito che trova conferma in fenomeni che si verificano ancora oggi: i vortici 'acqua. i dice che in passato abbiano provocato l'affondamento di navi e imbarcazioni. I miti grci ci narrano di Scilla e Cariddi, mostri che vivevano nello stretto di Messina e uccidevano i marinai che passavano dalle loro parti. E' possibile che si trattasse di vortici d'acqua spaventosi



Mostri marini

Gli antichi raccanti dei marinai, ci narrano di mostri e creature spaventose che affioravano dalle acque degli oceani e talvolta aggredivano i viaggiatori del mare. Creature bizzarre e di grandi dimensioni esistono veramente e a volte si ritrovano spiaggiate nelle coste di vari paesi. Vi presentiamo un documentario che vi mostrerà alcune di loro.



Alieni e contatti con ufo

Un argometo di vivissimo interesse sono gli ufo, oggetti volanti non identificati presumibilmente di origine aliena. Si è detto e mostrato di tutto e si crede che nelle vicinanze di Las Vegas, nel deserto del Nevada, vi sia la famigerata area 51, una base in cui gli scenziati statunitensi starebbero collaborando con extraterrestri tenuti in ostaggio. Qualcuno afferma più realisticamente che si tratti di velivoli sperimentali tecnologicamente molto avanzati. Alleghiamo un documentario a riguardo.




Fantasmi e apparizioni


Si è parlato di loro fin dall'origine del mondo, sono i fantasmi anime di defunti che possono talvolta apparire ai viventi. In pressocè tutte le culture dell'umanità esiste la credenza che l'anima individuale sopravviva alla morte fisica, cosa che giustificherebbe tale fenomeno. Indipendentemente dalla veridicità dell'argomento vi presentiamo un documentario







Sette e culti misteriosi


E per finire parliamo di un argomento molto reale e angoscioso: Il settarimo, l'adesione a delle sette pseudoreligiose. Si sono avuti casi condizionamento mentale e sparizioni di persone. In America e nel mondo vi sono state sette di vari tipo che hanno condotto i propri aderenti al suicidio. In Italia si è avuto il caso inquietante dei bambini di Satana. Vi resentiamo un dcumentario a riguardo.







Ci auguriamo che la rubrica sia stata di vostro gradimento e abbia stimolato il vostro interesse circa il mistero e il mondo dell'occulto speriamo di poter produrre in futuro altri articoli su questo argomento.




domenica 29 settembre 2013

Compilation estate 2013




In esclusiva da D.J. Costino per Millo ecco una fantastica dance compilation dell'anno corrente. Alcune fra le musiche più ballate e gradite nell'estate appena terminata. Ottima come ricordo, specialmente per i nostalgici che nell'autunno rimpiangeranno il sole e le vacanze estive. :)


Fly project back in my life




Serebro mi mi mi




I love it icona pop



Demi Lovato Heart Attack



Voglio tornare negli anni 90




Katy perry Roar




Antoine La bella vita




Kros feat Kalex Te quiero mi amor




Dirtycaps Money on my mind




Ola i'm in love




Lady Gaga Applause



Robert Thicke Blurred Lines





Alien cut Party time




Elisa L'anima vola




Pittbull Christina Aguilera Feel this moment




Will i am That Power





La compilation può essere trascrittà su cd/dvd da chiunque, ma il progetto resta proprietà di Millo.






lunedì 2 settembre 2013

Una carrellata di films..cosmici!!! :D :D

Vecchi amici in viaggio




Amici ritirati in pensione




Amici in arrivo





Cose di questo mondo





E cose dell'altro mondo





Anche la luna riceve visite..










martedì 27 agosto 2013

Il Risorto- sequel de lo sfregiato.




Era una bella giornata d’inverno in Florida, il cielo era terso e il sole splendeva alto, asciugando i campi fradici per la tempesta appena passata.  Tom era seduto all’entrata di casa, meditando sul passato.  Erano passati 4 anni dal giorno in cui era uscito di scena salvando Rachel, giorno che aveva segnato la fine della sua carriera di Bandito. Quando era caduto nelle cascate il suo fedele cavallo Thunder aveva seguito la corrente galoppando a più non posso finché profittando di un punto in cui il fiume faceva un’ansa in un terreno pietroso e poco profondo, era riuscito con gran fatica a ripescarlo. In seguito era stato soccorso da Falco tonante, uno sciamano indiano che viveva in solitudine e da molti era ritenuto  pazzo perché predicava pace e misericordia in un mondo crudo e violento, in bilico tra due civiltà in conflitto. Questi lo aveva portato nella sua tenda, aveva curato le sue ferite e gli era rimasto accanto per un mese. Per tutto quel tempo Tom era rimasto tra la vita e la morte, lottando disperatamente per sopravvivere, finché non si risvegliò. L’amabile predicatore indiano faceva così con chiunque incontrasse in difficoltà, senza badare al colore della pelle. Ognuno era per lui  qualcuno da aiutare, perché sognava di cambiare il mondo con un insegnamento nuovo. Era vissuto presso i Lakota anche se aveva origini Urone. Fin da piccolo Tom aveva sentito parlare di lui credendo che fosse una leggenda, si rese conto che era reale il giorno in cui uscì dal coma, e si meravigliò di come potesse davvero esistere un uomo tanto pazzo. Il misterioso individuo lo rimise in sesto, gli rimproverò la sua vita passata a combattere e depredare, perché sapeva chi era, poi gli diede un amuleto e gli disse di allontanarsi dal Minnesota e andare in Florida in una cittadina chiamata Shermer, dove c’era un convento in cui avrebbe potuto trovare asilo. Li viveva una persona che lo avrebbe aiutato a cambiare vita, come ultima cosa gli disse che presto o tardi il suo passato sarebbe tornato a tormentarlo come meritava. Spinto dalla disperazione perché ormai non aveva dove andare e braccato dalle autorità Tom ubbidì  e rifugiatosi in Florida andò a Shermer dove alla porta del convento indicato trovò una giovane suora dagli occhi più blu di uno zaffiro, che lo accolse dicendogli “ti aspettavo, mostrami l’amuleto”. Si chiamava Suor Emily una monaca che da bambina era stata soccorsa da Falco Tonante e riceveva quanti da lui le venivano inviati, perché collaborava al suo progetto di redenzione, affermò di esser stata avvertita in sogno dell’arrivo di Tom, Diceva sempre: “la luce può illuminare anche le tenebre più profonde, anche il più miserabile dei peccatori può redimersi”. Forse era pazza anche lei, ma di fatto, sotto la guida di suor Emily Tom trovò pace e conforto, imparò a provare sentimenti diversi dall’odio e la rabbia che lo avevano sorretto fino ad allora e incontrò la fede divenendo cristiano, si era anche trovato una piccola casetta e viveva lavorando per quella piccola comunità. Adesso poteva riflettere sul passato: si era unito ai lupi neri perché voleva liberarsi dalla condizione di schiavitù e sottomissione, non voleva più essere una vittima, e aveva deciso di fare il bandito . Ricordava ancora il tremito che aveva provato uccidendo Mark Sherman, era la sua vera natura che si ribellava, ma lui l’aveva soffocata per inseguire il suo sogno di libertà e potere, e si era dato a crimini e rapine perché voleva essere temuto piuttosto che sottomesso. Tuttavia considerando quanto era accaduto e l’odio e le taglie che si era guadagnato, poteva dedurre di non averne ricavato nulla, e adesso provava un doloroso senso di rimorso. A shermer però nessuno lo isolava, anzi era ritenuto piuttosto utile, perché oltre a svolgere molti lavori sbaragliava anche i malviventi più pericolosi e spesso a mani nude, dando un prezioso aiuto allo sceriffo che poteva dormire su 7 cuscini, dopotutto non aveva dimenticato le sue abitudini e  naturalmente usava un falso nome e non aveva rivelato di essere la terribile Mangusta, si faceva chiamare Jack Lohan. Si era fatto due amici squinternati un vecchio e un ragazzo di nome Bob e Charlie. Bob diceva di esser stato in gioventù un esperto pistolero, e anche da vecchio sapeva sparare bene. Charlie invece non vantava nessuna abilità particolare, ma affermava di voler diventare uno sceriffo il che divertiva molto Tom.  In quel piccolo villaggio il tempo trascorreva lieto, e Tom lentamente si stava rifacendo una vita, si era reso popolare vincendo due gare di tiro al bersaglio, (nelle altre perdeva apposta per non vincere sempre), e per aver battuto a braccio di ferro un gigante di nome Jassie “che però gli aveva quasi spezzato il braccio”, tanto che ebbe dolori per quasi un mese. Una volta uccise a frustate dei lupi che stavano per sbranare un boscaiolo.  Aveva anche imparato a leggere, scrivere e far di conto cose che prima neanche si sognava.  A volte Tom e  i suoi due  amici si davano a lunghe cavalcate e pick nick , ritornando sul far della sera.  Un giorno i 3 allegri amici erano usciti a cavallo proprio per una di queste allegre scampagnate, erano felici e senza preoccupazioni e trascorsero allegramente la giornata anche se Tom aveva un brutto presentimento.  Quando ritornarono al villaggio però, videro uno strano fumo che saliva dalle abitazioni e udirono in lontananza come delle grida. Tom con il cuore in gola incitò Thunder alla corsa e gli altri 2 lo imitarono; quando arrivarono videro una scena apocalittica: (molti uomini giacevano a terra, e buona parte di essi erano morti, alcuni cadaveri erano barbaramente scotennati alla maniera degli indiani. La banca aveva subito una rapina, l’ospedale era in fiamme e il medico che vi lavorava era stato trucidato, donne e bambini erano stati rapiti). Tom camminò inorridito in mezzo a madri, mogli, figlie che piangevano in preda al dolore, e la sua mente balenò al tempo in cui era lui a causare queste cose e peggio ancora ne andava fiero, il suo sguardo si posò sulla chiesa e l’attiguo convento, entrambi in fiamme, e in lontananza distinse con orrore il corpo di suor Evelyn steso in mezzo ad altri cadaveri. Di corsa la raggiunse e la prese in braccio sussurrandole che era tutto finito e ci avrebbe pensato lui, lei moribonda gli rispose ”Tom il tuo passato è tornato a cercarti, noi abbiamo pagato per averti dato asilo, poi la povera donna chiuse gli occhi e spirò. Tom che neanche aveva capito nulla rimase a mormorare no..,no..,no quando alzando gli occhi rabbrividì vedendo una A incisa sull’entrata del convento, si avvicinò e la guardò bene e vide che era stata incisa con un coltello affilato, era lo stesso marchio che lui lasciava tempo addietro per firmare il suo passaggio. Le gambe iniziarono a tremargli tanto che cadde in ginocchio, fu allora che vide proprio sotto il marchio uno strano amuleto indiano, lo prese e ne riconobbe ad occhio la fattura: era un amuleto Cheppewa. Cosa significa questo? Si domandò i Cheppewa abitano a nord del Minnesota, qui siamo nella lontanissima Florida dove abitano i Seminole, indiani diversi per lingua, razza e cultura, e cosa c’entra questo marchio? Due giorni dopo vennero celebrati i funerali e Tom per la prima volta pianse, pianse e se ne meravigliò, fin da bambino non aveva mai osato dato che gli era stato insegnato dai Sioux a non farlo mai. Invece in quell’occasione pianse perché suor Emily che gli aveva dato la possibilità di cambiare era stata uccisa e lui non l’aveva difesa.  Il giorno dopo ci fu un discorso pubblico sulla piazza, e li il sindaco fece parlare 2 testimoni, il parroco ferito e una bambina, Lilly testimone dell’omicidio di suor Evelyn. Padre Conor disse che a devastare il villaggio era stata la banda dei LUPI NERI, capitanata dal famoso Joe Morrison!!! A questa affermazione Tom rimase sconvolto, perché sapeva che i lupi neri si erano sciolti il giorno in cui lui era ufficialmente “morto”. Poi parlò la bambina  che disse che Suor Evelyn era stata uccisa da un uomo che si diceva LO SFREGIATO, aveva una frusta con cui disarmava e atterrava i nemici con una velocità incredibile e poi li finiva con la pistola, aveva ucciso un uomo con un solo dito. Lui aveva preso per il collo suor Evelyn che voleva proteggere i parrocchiani sollevandola da terra e le aveva detto che era il terribile sfregiato, un tempo chiamato Mangusta, ritornato a nuova vita,, poi le aveva piantato il coltello nel petto. E finendo la frase la bambina scoppiò in pianto. Quando Tom udì queste parole quasi svenne, tanto che venne sorretto da Bob, balbettava fra se e se: non può essere…..non può essere. Prese allora la parola un uomo che disse che tale sfregiato era stato ucciso da uno sceriffo chiamato Joseph Hudson 4 anni fa e che nessuno risorge dalla morte a parte Cristo; terminò asserendo che la bambina doveva aver strasentito e non era lucida abbastanza da ricordare. Il sindaco rimase perplesso e fece di nuovo parlare la bambina che descrisse accuratamente il brigante: ( aveva una giacca a frange piena di strane decorazioni, parlava una lingua indiana, aveva una collana indiana e una piccola cicatrice sulla guancia sinistra). Poi venne portato il cadavere di un bandito ucciso nella sparatoria e venne mostrato al pubblico e alle autorità presenti. Tom lo riconobbe, era Teddy Fisher uno dei suoi vecchi compagni. Poi si allontanò dalla folla e vomitò. I due amici lo soccorsero e lo portarono a casa, poi gli domandarono la ragione di tanta angoscia da parte di un uomo come lui che sembrava di ferro. Tom non volendo più tacere parlò chiaramente ai suoi 2 amici e raccontò loro tutta la sua storia, dalla nascita a quando aveva salvato Rachel, disse loro che mai si sarebbe aspettato una ricomparsa dei lupi neri e che il brigante visto dalla bambina non poteva essere lo sfregiato perché lo sfregiato era lui, lui inoltre non aveva mai ucciso gente indifesa a sangue freddo tanto meno una suora, ma solo avversari pericolosi e degni di lui, era sempre Morrison a inire chiunque si trovasse davanti. Poi scoppiò in pianto. I due compagni rimasero esterefatti, poi Bob gli prese le mani e lo supplicò di dire che vaneggiava e non era vero nulla. Tom però rispose che non poteva più tacere il suo passato visto quanto era successo. Allora i 2 rimasero senza parole per un po’, poi uscirono di casa e lasciarono Tom da solo, a questi poi non importava nulla che potessero dire tutto e farlo arrestare perché era come inebetito e rimase così fin quando realizzò che Falco Tonante aveva detto il vero: il suo passato era tornato a perseguitarlo e ora lui doveva affrontarlo. Prima dell’alba Tom si alzò, fece il suo solito bagno, si cosparse con l’unguento indiano che solitamente usava quando era un brigante, indossò i vecchi vestiti decorati di amuleti e prese la sua pistola, la frusta e il coltello. Si guardò allo specchio, ora era di nuovo la Mangusta. Ferrò Thunder , fece i bagagli e partì che era ancora buio. Uscendo dal villaggio si trovò davanti Bob e Charlie che sembravano sbarrargli la strada, li fissò negli occhi e disse loro:
TOM: Credevo che ormai avreste capito chi sono davvero
BOB: “Si sporco bastardo che lo sappiamo. Stai Tornando dai tuoi compagni?
TOM: “Ho un conto in sopeso con i lupi neri, solo io posso fermarli, solo io conosco le loro mosse”.
BOB: “ Sicuro che invece no vuoi rinsaldare antichi legam”?
TOM: “Non ti biasimerei se non mi credessi, rispose Tom però tu sai cosa ho fatto per voi in questi anni, e inoltre perché avrei dovuto scoprirmi con voi quando potevo rimanere tranquillo”.
BOB: “Noi abbiamo deciso di unirci a te”.
TOM: “ Non è possibile, vado incontro a banditi spietati che uccidono uomini come scarafaggi, o ancora più volentieri. Non è una scampagnata. Inoltre non vi conviene girare coi delinquenti”.
CHARLIE: “Noi non sappiamo com’eri 4 anni fa, né cosa hai fatto, ma ti conosciamo per quello che sei stato qui, un uomo tra i migliori. Non sei stato tu a spargere morte al villaggio, c’era la tua gente che hai sempre protetto. Dobbiamo farci le ossa nella vita, o prima o poi i banditi li incontreremo no!

Tom tentò di dissuadere Bob e Charlie ma non ci fu verso, e così permise loro di venire con lui. Al galoppo i 4 partirono. Frattanto nell’innevato Minnesota, mèta di Tom e precisamente a Great falls Town, Rachel stava preparando il pranzo per il marito e il figlioletto che si trovavano nella bottega di ferramenta, ormai aveva dimenticato il terrore dei giorni in cui fu rapita, ma non aveva dimenticato quel che Tom aveva fatto per lei. Portava sempre il braccialetto che le era rimasto come ricordo della mangusta e lo esibiva fiera alle amiche dicendo che a sconfiggere i lupi neri era stato il padre. Improvvisamente trasalì sentendo rumore di spari, e accorse fuori vedendo che dei banditi erano giunti a devastare la città, e quasi morì dallo spavento vedendo Joe Morrison. Con terrore indicibile corse alla bottega di ferramenta del marito e gli gridò di nascondere il bambino perché i lupi neri erano tornati, non fece in tempo a finire la frase che già sentì alle sue spalle qualcuno che entrava, insieme ad un forte profumo di balsamo alle erbe, simile a quello che aveva lo sfregiato e che lei ricordava ancora. Si voltò lentamente e vide con somma sorpresa la Mangusta. Colbert prese il fucile e intimò al bandito di non avvicinarsi alla moglie. Questi  non si curò minimamente del tono minaccioso e dell’arma del bottegaio. Dopo alcuni Minuti Rachel si avvide che l’uomo che aveva davanti non era Tom. I capelli erano neri e non rossi, gli occhi erano grigi non verdi, la collana e il mantello pur essendo tipicamente indiani  non erano comunque del tipo che aveva Tom, e infine la voce che sentì nella risposta (a che ti serve quella caffettiera) era completamente diversa. Quell’uomo non era la mangusta, non quella che lei aveva conosciuto, anche se gli somigliava moltissimo. Colbert sparò risoluto, ma il bandito con un velocissimo schiocco di frusta, deviò il proiettile e poi colpì di striscio Rachel che andò a terra e svenne.  Il bottegaio rimase così scioccato che tremolante lascò cadere il fucile e cadde seduto all’indietro così che all’invasore bastò avvicinarsi e dargli un calcio nelle tempie per farlo svenire, indi il bandito si avvicinò al terrorizzato bambino e gli fece una carezza facendolo svenire di terrore. Subito dopo entrò Morrison che sorrise compiaciuto e osservando Rachel disse al subordinato
MORRISON: “Sai la conosco questa puttanella, è quella che ha fatto impazzire la mangusta che avevo prima”.
SFREGIATO: “Allora la voglio per me”!
MORRISON: “Tranquillo Jerry, questo e molto di più avrai”.
Di li a poco Rachel rinvenne e vide di fronte a se il tremendo bandito che la aveva catturata, subito iniziò a dimenarsi e a urlare, ma il bandito ridendo le disse che non poteva opporsi e le conveniva collaborare, poi aggiunse
SFREGIATO: “Tuo marito, tuo padre , tua sorella e tuo figlio sono miei prigionieri se può importartene qualcosa”.
RACHEL: “ Che vuoi d me”?
SFREGIATO: “Te, perché sei quella che ha rovinato il mio predecessore. Poi guardando il braccialetto aggiunse: Ancora non lo hai dimenticato”.
RACHEL: “Io non ho rovinato nessuno, lui mi ha solo salvata, quanto a te puoi avermi solo prendendomi con la forza”!
SFREGIATO: Posso farlo, ma mi piacerebbe un po’ di collaborazione; dopo tutto potresti  cambiare il destino dei tuoi. Per tuo padre non credo ci sia molto da fare, perché si è vantato di aver sconfitto i Lupi Neri, prendendosi il merito di dissidi interni, e ora il vecchio Joe vuole darlo da mangiare ai cani. Tuo marito non lo voglio io tra i piedi, ma posso risparmiare tua sorella che non verrà toccata dai miei affamati compagni, e tuo figlio che potrà crescere con te.
RACHEL: “Potrai far di me ciò che vorrai e io ti darò piena condiscendenza, ma ti supplico salva tutti e quattro loro e gli altri prigionieri”.
SFREGIATO: “ Mi dispiace bambolina, ma è già molto che risparmi tua sorella e tuo figlio, Morrison è nero e vorrebbe morti anche loro”, poi respinte ulteriori suppliche le disse che considerava l’accordo stabilito poi le strappò il braccialetto dicendo che gli apparteneva.
RACHEL: “Tu non hai nulla in comune con quell'altro”.
SFREGIATO: “E che ne sai tu di quello? Era proprio come me. Due giorni chiusa qui dentro senza bere e mangiare ti renderanno più ragionevole., E se ne andò chiudendola nel capannone.

Rachel rimase in quel capannone per un tempo che le parve lunghissimo, legata, al buio, senza mangiare e al freddo, mentre fuori infuriava una bufera di neve. Con il tempo la fame si fece sentire e il freddo cominciò a penetrarle nelle ossa, rendendo la detenzione insopportabile.  Oltre tutto il pensiero che il padre e il marito sarebbero stati uccisi la faceva impazzire, ma la giovane donna sapeva bene che quegli spietati banditi avrebbero potuto impiccare anche il figlio e la sorella, quindi le conveniva sottomettersi  per salvare almeno parte della sua famiglia, così rimase in quella gelida solitudine a piangere disperatamente, finché non si addormentò.  Dopo alcune ore fu svegliata da delle voci e sentì un forte profumo di balsamo alle erbe, dopodiché la porta si spalancò e l’argentea luce della notte gelata disegnò la sagoma della mangusta, col cappello decorato di piume e l’ampio mantello. Rachel rimase terrorizzata e pensò che il criminale fosse venuto a prenderla, ma subito dopo Charlie e Bob fecero luce con una lampada e cambiarono il terrore della ragazza in profondo e incredulo stupore. L’uomo di fronte a lei era proprio Tom, quello che l’aveva salvata un tempo e adesso le stava sciogliendo le corde dicendo
TOM: “ Chissà perchè ogni volta devo trovarti legata, è un vizio”?
RACHEL: Tu…tu …sei morto…
TOM: Ah allora è così che mi preferivi! disse tom. Poi consegnò Rachel a Bob ordinando di metterla al sicuro e ribadendo che all’alba avrebbero attaccato. Lentamente venne il mattino, e sulla piazza del villaggio era pronta un’ impalcatura con dei minacciosi cappi. Furono portati al patibolo i condannati, con un sottofondo di pianti e singhiozzi, un sottofondo che Morrison adorava. Morrison domandò allo sfregiato se voleva ancora scegliersi degli schiavi, ma questi gli rispose che in qualche modo la sciacquetta era fuggita quindi non voleva più fare prigionieri. Bene, disse Morrison, non preoccuparti per lei la troveremo e la violenteremo a morte, intanto godiamoci lo spettacolo. Poi si avvicinò allo sceriffo Hudson, lo guardò negli occhi e gli disse che i lupi neri erano immortali, gli sputò e diede il via. Gli sgabelli furono fatti rotolare e  i condannati penzolarono con spasimo indicibile. Ma prima che soffocassero si udì una voce gridare: Fermi!!! Subito dopo risunarono degli spari e le corde dei cappi si spezzarono tagliate da proiettili. Morrison si voltò e con stupore indicibile vide Tom. I due rimasero a fissarsi come ipnotizzati, mentre insieme a Charlie e Bob sbucarono dal nulla uomini dei villaggi confinanti che spararono ai delinquenti, scatenando un battaglia. Tom disse a Morrison “seguitemi” e si allontanò al galoppo.
Morrison e il suo nuovo sfregiato lo seguirono immediatamente fino alle cascate dove i Lupi neri erano stati sbaragliati anni prima. Morrison disse
MORRISON: “Tom, tu che per me eri un figlio ti sei rivoltato e mi hai tradito”! 
TOM: “io ti avrei tradito, sono stati i tuoi sgherri a tentare di uccidermi solo per aver avuto pietà di due donnicciole”.
MORRISON: Come hai pouto salvarti?
TOM: “Mi ha salvato uno sciamano, e questa brutta copia dove la hai  rimediata”?
Allorche l’altro sfregiato parlò: Non ti ricordi di me Thomas? Sono Jeremy Pentelton, quello che chiamavate Jerry lo zoppo. Fui rapito con te dai Lakota, ma poi io e mia madre fummo dati ai Cheppewa in cambio di prigionieri. Tom ricordò di colpo un ragazzino fragile e zoppo che era con lui fra i prigionieri dei Sioux
TOM: “Jerry come hai fatto a ridurti così”?
JEREMY: Sopravvivendo mio caro come hai fatto tu! aggiunse Morrison. Io lo ho riscattato e ne ho fatto un duro a cui nessuno può comandare o infliggere pene. E adesso lui ti dimostrerà quanto e forte uccidendoti. Lui un burattino nelle tue mani? Disse Tom. Lui è ancora più forte di quanto eri tu, potrai sperimentarlo ora, perché. …d’improvviso Morrison s’interruppe con un gemito, a causa di un proiettile che lo aveva colpito al cuore, rantolando per terra si rese conto che stava morendo, e alzò gli occhi verso il suo assassino, non già  Thomas, bensì Jeremy che lo guardava sogghignando. Tu ...tu…ma cosa?!….pago per le mie colpe morendo ucciso dai miei figli. Due uomini, lo, stesso nome, lo stesso tradimento! Detto questo spirò. Allora Jerry esclamò: Il re è morto, evviva il re. Non sono un burattino per nessuno. Tom invece disse ” Non sono io che ti ho ucciso Joe”, poi  si volse al rivale dicendogli: Sei tutto pazzo Jerry
L’altro rispose in lingua Cheppewa: “Tom tua madre è morta con il conforto della sua fede cristiana, nel suo lettoLa mia è stata stuprata di fronte a me, poi è stata uccisa da suo figlio. Un guerriero mi ha guidato le mani nonostante resistessi, mi ha fatto scagliare una freccia e poi mi ha applaudito. E quello è stato il giorno in cui per dilegio, mi venne fatta questa cicatrice. Sono sopravvissuto all’inferno che è seguito solo per diventare te. La donna che tu hai salvato somiglia moltissimo a mia madre, per questo la volevo, per proteggerla in eterno”.
Dopo essere rimasto allibito Tom rispose: Povero Jerry solo ora capisco le tue turbe, facciamo così io ti lascio scappare e tu te ne vai il più lontano possibile da qui. Il mondo non conoscerà due manguste, o te o io! Rispose l’altro. Allora entrambi spararono velocissimi, così veloci che i proiettili impattarono e deviarono colpendo le rispettive pistole e disarmando i contendenti. Ricorsero entrambi alle  fruste, ma queste si intrecciarono sfuggendo di mano ai contendenti. Si passò quindi al corpo a corpo, e inizialmente Tom prevalse assestando parecchi calci e pugni all’avversario. Ma poi questi lo colpì allo stomaco e lo afferrò per il capo per spezzargli il collo, ci stava quasi riuscendo quando intervennero Bob e Charlie bastonandolo ripetutamente. Tuttavia a Jerry bastò una sola mano per lanciarli in aria entrambi. Ma Tom ripresosi si rotolò con l’avversario fino al ciglio della cascata dove era precipitato anni prima, poi lo colpì ripetutamente e lo prese per i capelli. Ma l’altro con un colpo terribile gli ruppe il braccio facendolo urlare, poi lo prese per il collo e lo sollevò per aria. Sentendosi morire Tom si ribellò con tutte le sue forze e sferrò un calcio all’avversario che cadde indietro fino al burrone. Tom lo prese per una mano e cercò di sorreggerlo perché nonostante tutto lui non voleva uccidere Jerry, ma quando fece per tirarlo su si appoggiò sul braccio rotto, e il dolore intenso gli fece lasciare la presa. Il rivale quindi precipitò nelle acque, e il suo cavallo anch’esso bianco si mise a correre per lo stesso sentiero che aveva percorso Thunder. Tom vomitò e svenne per lo shock, venne soccorso da Charlie e Bob i quali lo portarono al villaggio. Passò un mese e Tom fu curato da Rachel che era rimasta vedova e senza il padre. I lupi neri erano stati sbaragliati, ma a prezzo delle vite di molti e adesso la cittadina dopo un mese di dolore cercava di riprendersi. Il sindaco offrì a Tom il ruolo di nuovo sceriffo, ma questi rifiutò affermando di non esserne degno, poi si preparò a partire. Rachel lo supplicò di restare, ma vedendo l’impossibilità aiutò Tom a fare i bagagli maledicendo Jerry e augurandosi che fosse all’inferno. Non dire così disse Tom, non tu, nella vita accadono cose che ti fanno diventare quale non vorresti e spesso non si ha scelta.  Allontanandosi da Great falls Town  Charlie e Bob si complimentarono con Tom per aver eliminato Jeremy, ma questi rispose: Siamo proprio sicuri che sia morto? Anche io caddi in quelle cascate ed ero ridotto peggio di lui, mi ripescò il mio cavallo. Anche il suo cavallo è corso a fare lo stesso.  Charlie e Bob si guardarono e rabbrividirono, ma poi ai tre si presentò Falco Tonane, adornato della luce del sole che sorgeva alle sue spalle, il quale disse Tom è tempo che voi veniate con me.



                                    

martedì 4 giugno 2013

Lo sfregiato - Il selvaggio west



Era un uomo alto, con folti capelli rossi, occhi verdi, barba rada e corta ed una piccola cicatrice sulla guancia destra . Portava un’ampia giacca a frange finemente decorata con amuleti indiani ed aveva una frusta il cui rumore intimidiva  i lupi, (visto che spesso la usava per ucciderli). Cavalcava un bianco destriero arabo di nome Thunder e aveva inoltre una sgargiante collana indiana, ovunque passasse incideva col coltello una A, iniziale di anarchia. Era un bastardo, uno dei peggiori che potessero circolare a quei tempi nelle pianure dell’ ovest. Era nato 35 anni prima in un piccolo villaggio di coloni, di quei coloni che per trovare una vita migliore migravano all’ovest, sfidando le insidie di una terra sconosciuta e la furia degli indigeni. Suo padre era stato un agricoltore ed era morto prima che lui nascesse. La madre era stata una donna di stampo puritano dura e severa,  ed era morta quando il figlioletto aveva 5 anni. Il bambino era stato affidato ad un fattore che pretendeva di farlo sgobbare come un asino senza dargli da mangiare e in più lo picchiava con forza. Ma il peggio doveva ancora arrivare, e difatti di li a poco in una fredda notte d’ inverno vennero gli indiani quelli che la gente chiamava Sioux, anche se loro si denominavano Dakota. Costoro devastarono il villaggio, uccisero parecchi uomini e rapirono alcune donne e bambini, fra i quali lui. Il trattamento che gli aveva riservato il fattore sembrava di tutto riguardo in confronto a quello che aveva dai nativi: lo costrinsero a cacciare e vedersela con ogni genere di bestia per poter mangiare, ma di ciò che prendeva non mangiava quasi niente e quindi era costretto a sfamarsi con tuberi, radici, funghi e frutti selvatici, gli insegnarono il loro idioma a suon di bastonate, lo addestrarono alla lotta picchiandolo e umiliandolo ogni giorno e guai a piangere, perché avrebbero raddoppiato i maltrattamenti, gli insegnarono a tendere l’arco e usare il coltello. Alla fine per sopravvivere imparò bene le lezioni e divenne così abile e forte da spaventare gli stessi sioux che di conseguenza evitavano di averselo vicino. Forse fu per quel motivo che lo vendettero ad una banda di criminali capitanata da un certo Joe Morrison e secondariamente da un brigante di nome Al Dawson. Pensava di dover ricevere altre “lezioni” da quei banditi, invece scoprì che quegli uomini erano attratti dalle sue particolari abilità di indiano bianco, ed erano in parte simili a lui,: alcuni erano stati abbandonati dalle famiglie, altri rovinati dai debiti, altri erano solo bastardi. Il capo in particolare nutriva simpatia per lui, gli insegnò la lingua materna che aveva in parte dimenticato, e ad usare le armi da fuoco, dandogli un addestramento così raffinato da farlo diventare uno dei migliori tiratori al suo servizio. Il suo battesimo del fuoco era stata la sua prima rapina in una cittadina dove abitava uno sceriffo di nome Mark Sherman che aveva fama di essere un abile pistolero, lo sconfisse a duello mentre i suoi compagni seminavano il terrore e  lo uccise rimediandoci però lo sfregio sul volto. Stranamente rimase turbato da ciò che aveva appena fatto, ed ebbe come un tremolo per una settimana, ma i suoi compagni lo acclamavano come un eroe e ciò lo rendeva felice. Fu allora che divenne noto come lo Sfregiato presso i bianchi, mentre gli indiani lo chiamavano Mangusta, lui invece si ricordava ancora il suo nome di battesimo: Thomas Dalton. Lo spregiudicato Joe Morrison si rese presto conto dell’ investimento che aveva fatto ad arruolare la Mangusta nella sua banda, egli infatti sapeva riconoscere le tracce lasciate da qualunque uomo o animale e sapeva coprire le sue, conosceva i metodi di caccia degli indiani incluso quando cacciavano uomini e preveniva le loro mosse, aveva un’astuzia e una forza straordinarie in aggiunta alla sua bravura da pistolero, conosceva le erbe medicinali, i funghi e le radici, quindi era in grado di preparare medicine e veleni efficacissimi. Presto la Mangusta divenne la guida della banda e nessuno si muoveva senza un suo segnale, con lui la banda dei Lupi Neri divenne in grado di terrorizzare persino le più feroci tribù indiane, lo sfregiato infatti non aveva paura di nulla e nessuno, e ovunque passasse lasciava sempre una A incisa, A come anarchia, l’unico valore nel quale aveva imparato a credere. Quando c’era da misurarsi in combattimento era il primo, se la cavava sempre con le armi da fuoco ma preferiva spesso disarmare i nemici con la frusta e affrontarli a mani nude. Li “scarinava” sempre ma non li uccideva quasi mai, perchè c’era in lui il desiderio di terrorizzare gli avversari, per imprimere in loro il ricordo di se, perciò il più delle volte si limitava a menomarle gravemente. A ucciderle con grande gioia era invece il capo che non lasciava mai sopravvivere un nemico che lo incontrava, lui aveva notato che c’era qualcosa che non andava in Tom nonostante la sua bravura e la cosa in un certo modo lo preoccupava. Ma finché ci sarebbe stato lui a capo del gruppo Tom non avrebbe commesso sbagli. Ad essere invece assai scontento di come andassero le cose era Dawson, perché da quando la Mangusta aveva preso piede lui si sentiva messo in secondo piano, e quindi provava rancore nei confronti di Tom. Un giorno i Lupi Neri si trovavano nel Minnesota, Il capo ebbe l’idea di dividere la banda in due gruppi, fissò un luogo per il ritrovo e partì con alcuni uomini. Tom rimase insieme ad Al Dawson e altri tre compagni.  arrivarono in una cittadina dove rapinarono una banca e fecero un grosso bottino. A rendere innocuo lo sceriffo ci aveva pensato Tom come al solito, arrivando fulmineamente su di lui senza che questi se ne accorgesse, frastornandolo e legandolo. Per sua fortuna non venne ucciso perché il capo non era con la banda quel giorno e Tom ebbe la libertà di proibirlo. Dopo aver racimolato gioielli, denaro, cibarie, e altri generi i banditi fuggirono, stavolta però avevano rapito anche 2 persone, due giovani e avvenenti ragazze. Si chiamavano Rachel Hudson e Grace Fraser, la prima era proprio la figlia dello sceriffo, la seconda era figlia del farmacista. Quando Tom le vide rimase allibito, e restò di sasso quando sentì cosa volevano fare loro i compagni: (le avrebbero usate come svago quella notte, e poi le avrebbero portate in Messico e vendute a dei protettori.) Non avrebbero avuto nessuna possibilità di rivedere le loro case. Una specie di brivido corse sulla schiena di Tom, Stranamente sentiva di non poter tollerare quell’azione. Per tutto il giorno non fece che pensare al da farsi, domandandosi anche “perché dovrebbe importarne qualcosa a una canaglia come me”?, Poi verso il tramonto qualcosa di umano prevalse in lui e decise di farle fuggire con uno stratagemma. Mentre i suoi compagni erano distratti Tom Allentò le corde e passò nelle mani di  Rachel un coltello, sussurrandole di usarlo al momento giusto. I due si guardarono negli occhi, Tom contemplò Rachel notando che era bellissima ”lunghi e ondulati capelli neri con riflessi dorati, occhi blu, incarnato mediterraneo, labbra grandi e rosse” Anche lei lo guardò negli occhi e vide una scintilla di umanità, una dolcezza e compassione che mai avrebbe sospettato potessero nascondersi in un bandito dalla fama tanto terribile, e per un attimo fu come se si fosse sentita tra le braccia di un fratello, anche se sapeva bene chi davvero era quell’uomo. Gettati nella boscaglia, e striscia come una serpe  finché non avrai aggirato il valico delle lacrime. C’è un sentiero che taglia a destra, corri a perdifiato perché vi uccideranno, le disse con tono duro. Quello che Tom non sapeva era che Dawson lo stava spiando e aveva capito tutto, egli cercava da tempo di eliminare la Mangusta e aveva bisogno di un pretesto, adesso aveva deciso di addentare il boccone. Tom incurante di questo allontanò gli altri compagni compreso Dawson “il quale diceva di voler cercare funghi” e lasciò le ragazze in compagnia di un uomo che sapeva essere un depravato . Di fatti quel porco una volta solo si slanciò subito su Rachel, ma la ragazza essendo già libera lo pugnalò al ventre, liberò la compagna e scappò di filato come Tom le aveva detto di fare. Dopo un’ora Tom e gli altri ritornarono e videro la sentinella che rantolava ferita al suolo, e Dawson con le 2 ragazze pestate e ancora prigioniere. Dawson disse: lo sapevo Tom che volevi tradirci tutti. Tom si sentì gelare il sangue e sentì anche un botto e un dolore lancinante al fianco destro e cadde al suolo. I compagni erano stati avvertiti e uno di loro gli aveva sparato alle spalle. Dawson proseguì: ma chi te l’ha fatto fare di inguaiarti per queste due, non sono tue parenti! Non sapevi che da tempo non ti sopportavo più e volevo farti la pelle? Tradendoci me ne hai fornito l’ occasione. Indi i compagni cominciarono a pestarlo selvaggiamente, Dawson gli strappò la collana e dopo avergli detto che aveva finito di rompere le scatole lo precipitò da un dirupo. Era la fine del famoso sfregiato. Nell’ intento di fare una carineria al capo Dawson non permise ai compagni di toccare le ragazze perché fosse lui a “collaudarle” per primo, in compenso le pestò ancora. L’indomani la banda si ricongiunse nel luogo prestabilito, vicino una meravigliosa cascata. Il capo notò subito l’assenza di Tom e ne chiese spiegazioni, così Al gli raccontò tutto per fila e per segno. Quando seppe cosa era successo il capo montò su tutte le furie, bastonò Dawson e gli gridò: “Deficiente, come ti sei permesso di agire senza il mio consenso, dovevi mandare qualcuno ad avvisarmi del suo sbaglio e ci avrei pensato io! Quell’uomo poteva ancora tornarci utile ed in ogni caso devo decidere io di voi! Hai eliminato uno dei miei migliori uomini per una tua rivalità personale, augurati che sia davvero morto, sennò non avrà pace fin quando non si sarà vendicato. Ora toccherà a te fare il suo lavoro voglio vedere se ce la farai. Dopo la sfuriata il capo si accinse a sperimentare le due ragazze, “ora meno attraenti per le percosse ricevute” quando improvvisamente tanti spari risuonarono nell’aria, e alcuni colpirono i banditi. Era lo sceriffo che Tom aveva risparmiato, insieme ad alcuni uomini del villaggio, infuriati per la rapina, li aveva seguiti e aveva approfittato della confusione per attaccare. A cavallo con lui c’era proprio Tom, ferito e sanguinante, lo sceriffo lo aveva trovato in fin di vita e lui aveva accettato di collaborare per vendicarsi. Subito i banditi risposero al fuoco ma il capo fu colpito e cadde al suolo come morto, e insieme a lui molti altri, così fu proprio Dawson a prendere in mano la situazione, rispondendo al fuoco e tentando di scappare. Ma lo sceriffo non glielo permise e gli sparò alla coscia impedendogli di muoversi. Nella rabbia Dawson puntò la pistola verso Rachel che si trovava sull’orlo della cascata per ucciderla e sparò, ma il proiettile non raggiunse la ragazza perché si fermò sul petto di Tom, che avendo visto quanto succedeva si parò a sua protezione. Rachel osservò esterefatta Tom che cadde proprio sul ciglio della  cascata, ma ebbe il tempo di afferrarlo per una mano. La forza della ragazza che oltretutto era in pessime condizioni, non era sufficiente a trattenere quel peso, che quindi stava per precipitare. Tieniti gli urlò disperata, e lo guardò di nuovo negli occhi, stavolta limpidi e privi di qualsiasi malizia, ma offuscati dal velo della morte. Perdonami, a nome di tutti, disse lui prima di precipitare nelle acque. Dawson stava per sparare alla ragazza, ma un proiettile sparato dallo sceriffo lo colpì al cranio e lo freddò. I banditi ancora in vita scapparono tutti, compreso Morrison che si era finto morto per poter scappare. Rachel tornò al suo villaggio insieme alla compagna e al padre, anche se  le ci vollero mesi per riprendersi dal terrore di quei giorni. Portava sempre un braccialetto di fattura indiana come unico ricordo dell’uomo che le aveva salvato la vita, “le era rimasto in mano quando lo sfregiato era caduto”. Era un bandito terribile e temuto, ma nel profondo era molto umano, ed era toccato proprio a lei scoprirlo.




giovedì 23 maggio 2013

Music Compilation 2009 by D.J. Costino.



Music compilation 2009 

By D.J. Costino


In esclusiva da D.J. Costino per Millo ecco a voi una compilation delle canzoni più amate nell’anno 2009.  Se amate la musica del passato e sapete come realizzare un audio cd utilizzate questa compilation, non ne rimarrete delusi! La compilation può essere trascritta su cd o dvd da chiunque abbia le dovute competenze, ma il progetto originale resta una proprietà riservata di Millo.



Kerly Walkin on air



Pink Please don't leave me



J. Morrison/ Furtado Broken strings



Empire of the sun Walkin on a dream



Lily Allen Not Fair



The Killers Human


Bob Sinclair Lala Song


David Guetta  When love takes over





Mika we Are Golden


Beyoncè Halo



Ne Yo Nobody


Madonna Celebration


Gotta feeling black eyed peas


Lady Gaga Bad Romance



Rihanna Russian Roulette


Shakira She Wolf


Noemi/ Fiorella L'amore si odia




Halloween, origine e significato di una festa invernale.

  Ci avviciniamo a Halloween, una festa di origine statunitense, che è passata recentemente anche nei paesi latini come l'Italia ed un p...